Archivio per giugno, 2018

CHIUSURA SOLENNE DEL FESTIVAL – cambia il termine

29/06/2018 // news

La cerimonia di chiusura del festival si terrà il 30.06.2018. alle 12 ore invece delle 10 ore precedentemente annunciate. La cerimonia si svolgerà di fronte alla biblioteca della città di Umago.

La tabella di voto 2018

28/06/2018 // news

19° giubileo del Festival Internazionale del Teatro da camera

“Leone d’oro” Umago 2018

Prestazioni in concorso per il premio del festival (scena dei teatri della città): LA TABELLA DI VOTO:

GIORNO

ORE

TEATRO

SPETTACOLI

PUBBLICO VOTO

Venerdì
22.06.
21:00
Umago
SRPSKO NARODNO POZORIŠTE, NOVI SAD, RS
RESISTENZA
4,67
Sabato
23.06.
21:00
Umago
MESNO GLEDALIŠCE PTUJ, TEATER KOPER, SLO
REGINA MADRE
4,63
Domenica
24.06.
21:00
Umago
HRVATSKO NARODNO KAZALIŠTE U OSIJEKU, HR
LAVORO A MANO
4,03
Lunedi
25.06.
21:00
Umago
ISTARSKO NARODNO KAZALIŠTE, GRADSKO KAZALIŠTE PULA, HR
LE SERVE
4,61
Martedi
26.06.
21:00
Umago
SLOVENSKO NARODNO GLEDALIŠCE, NOVA GORICA, SVN
I REALISTI
4,92
Mercoledì
27.06.
21:00
Umago
PLESNI TEATER LJUBLJANA, LJUBLJANA, SVN
TOBELIA
4,56
Giovedi
28.06.
21:00
Umago
HRVATSKO NARODNO KAZALIŠTE U ŠIBENIKU
UMAS i KUU ROMB
UO MITROPA i ŽUPANIJSKA UDRUGA SLIJEPIH SPLIT, HR
MOLLY SWEENNEY
4,84
Venerdi
29.06.
21:00
Verteneglio
HRVATSKO NARODNO KAZALIŠTE U ŠIBENIKU
UMAS i KUU ROMB
UO MITROPA i ŽUPANIJSKA UDRUGA SLIJEPIH SPLIT, HR
ANCHE LE PULCI HANNO LA TOSSE
4,75

Priopćenje za javnost – dani 4-6

28/06/2018 // news

Ci spiace, ma questo articolo è disponibile soltanto in Hrvatski.

Priopćenje za javnost – dani 1-3

24/06/2018 // news

Ci spiace, ma questo articolo è disponibile soltanto in Hrvatski.

Progetto – laboratorio di danza per bambini con difficolta’ di sviluppo

07/06/2018 // news

slavica renko -TUR proj.zl2018Il laboratorio di danza ricreativa per bambini con difficoltà di sviluppo e bambini con sviluppo tipico, mira a sviluppare una consapevolezza del corpo che aiuti a costruire fiducia in sé stessi e sicurezza fisica ed emotiva. Sviluppa l’abilità di un corretto contatto con gli altri attraverso giochi e contatto fisico, con un alto grado di rispetto per i loro desideri e i loro bisogni momentanei. Ogni bambino viene valutato individualmente e l’enfasi è sui punti di forza di ogni singolo bambino, sottolineando ciò che il bambino può fare e non sui suoi difetti, contribuendo così allo sviluppo di un’immagine positiva di sé stessi. Il laboratorio di danza ricreativa garantisce un modo sicuro di espressione dei propri sentimenti e, soprattutto – divertimento!

Numerosi studi sono stati condotti per dimostrare gli effetti positivi della danza sulla salute e sulla qualità dell’individuo. Così, Gillian (1992) ha notato il miglioramento di comunicazione dei bambini grazie alla danza. Attraverso l’attività di danza, il funzionamento psicomotorio, cognitivo e socio-affettivo dei bambini è migliorato (Von Rossberg – Gempton, 1998). L’obiettivo fondamentale della danza è il processo di sensibilizzazione, reinserimento e miglioramento dell’immagine di sé stessi, delle proprie competenze, della comunicazione non verbale e la varietà e qualità delle esperienze emotive. Danzando assieme ai loro coetanei con sviluppo tipico, aiuta i bambini con difficoltà di sviluppo a raggiungere un senso di struttura interna, a ridurre l’impulsività, contribusce alla scoperta di sé stessi e risveglia il piacere di auto-presentarsi. La danza sviluppa la comunicazione con segni non verbali, sviluppa le abilità sociali, la sensibilità verso gli altri, la capacità di adattamento, la partecipazione, la capacità di mantenimento dell’attenzione, l’empatia, l’iniziativa e la partecipazione alle attività alla pari con gli altri bambini, con un approccio di massima personalizzazione secondo le possibilità e le capacità di ogni bambino.

Tramite questo laboratorio, della durata di dieci giorni, vogliamo che i bambini con dificoltà di sviluppo e i bambini con sviluppo normale, insieme, come parti uguali e incoraggianti, interessate a costruire relazioni di sostegno al fine di apprendere meglio e più velocemente, sviluppare e comunicare attraverso la danza e il movimento, il gioco. In tal modo si ottengono numerosi benefici fisici, psico-emozionali e psico-sociali. I bambini con sviluppo tipico, sviluppano l’empatia e la comprensione per le esigenze e le opportunità dei bambini con difficoltà di sviluppo e li accettano nel gioco, con tutte le loro differenze, come partecipanti alla pari, avvicinandosi a poco a poco con gesti e sorrisi. In questo modo, vogliamo ottenere l’INCLUSIONE dei nostri membri – i bambini con difficoltà di sviluppo, che attraverso la danza / il gioco diventano visibili nel mondo dei coetanei e nella comunità.

In collaborazione con l’Associazione del Festival del teatro da camera LEONE D’ORO Umago, sensibilizziamo la comunità più ampia, promoviamo il lavoro dell’Associazione, informiamo il pubblico sui bisogni dei bambini con difficoltà di sviluppo e cosi influenziamo in modo positivo la coscienza delle persone le quali assumono un atteggiamento di parità verso i bambini con difficoltà di sviluppo e le persone diversamente abili, rendendo possibile la loro inclusione nel mondo dell’istruzione regolare – nelle istituzioni educative, associazioni artistiche e sportive e il loro inserimento nel mondo del lavoro, tutte su misura per le loro capacità, possibilità e desideri individuali.

Introduzione di Maja Gregl 2018

07/06/2018 // news

Maja Gregl

Maja Gregl

Il tema del Festival internazionale di quest’anno è la scoperta del lato oscuro nei rapporti umani che aiutano a far emergere alla luce la purezza dall’essere, il desiderio primordiale umano di cambiamento, che, sia si tratti dell’uscita da qualche trauma o violenza subita, sia si tratti della società o del mondo intimo dell’individuo, il cambiamento sussiste nel fidarsi l’un dell’altro. Siamo di fronte a testi drammatici attuali, che ci riportano a noi stessi, mettendo in discussione il tempo di catarsi drammatica, la loro identità e la coscienza di quanto resistiamo alle forme imposte dalla civiltà in cui siamo immersi fino all’alienazione.

“La resistenza”, successo dell’autore canadese Lee MacDougall appartenente alla giovane generazione, porteerà alla luce il sistema di manipolazione, il controllo e la costruzione della realtà nel mondo materiale, che ci attrae e di cui noi, inconsciamente, facciamo parte, pur contro la nostra volontà. Quando tre giovani attivisti rapiscono il direttore di una società farmaceutica, diventa chiaro dove si ferma la realtà e dove inizia la resistenza. Lo spettacolo è stato creato in coproduzione del Teatro Serbo e del Teatro di Bečej, diretto da Sonja Petrović.

Il Teatro di Ptuj presenterà lo spettacolo di Manlio Santanelli “Regina madre”, una cronaca familiare incentrata sul rapporto tra madre e figlio, i quali cercano uno nell’altro, una via d’uscita del loro inferno interno. Saremo portati a conoscere il lato oscuro dei segreti di famiglia e il livello del peccato che ha un impatto devastante sulla vita dei protagonisti e porta ad una frustrazione senza via d’usciza. L’espressione peculiare e superba della poetica del teatro di Damir Zlatar Frey come direttore e l’interpretazione di Nataša Barbara Gračner e Aleš Valič come attori, assicura che il mondo tra madre e figlio, ricamato con un filo fragile e delicato, venga percepito come il migliore tessuto tra le scure tonalità del subconscio.

Il Teatro di Osijek ci porta la storia di humour nero, dello scrittore francese Jean-Claude Danaud, sulle donne che hanno perso il senso della propria vita, ma mantengono la solidarietà con tutte le donne oppresse nella guerra tra i sessi. “Lavoro a mano” è il primo dramma di Jean Claude Danaud creato a Parigi nel 1977 ed è subito stato tradotto e presentato in più di 20 paesi. Il mondo radicale e quasi surreale del dramma, sul campo di battaglia delle relazioni maschili e femminili, oggi risponde agli eventi attuali come la convenzione di Istanbul, come tema eterno, dagli inizii del mondo fino ad oggi. Il Teatro di Osijek ha valutato il momento giusto per la prima, il 9 marzo 2018, come pure la scelta delle attrici Ljiljana Krička, Anita Schmidt e Jasna Odorčić, e la direzione di Ivan Leo Lema, che hanno dato un’impronta estetica di elevata sensibilità per una recitazione divina.

Il Teatro di Pola presenta “Le serve” di Jean Genet, con la regia di Damir Zlatar Frey; Peter Blašković nel ruolo di Solange, Rada Mrkšić nel ruolo di Claire e Ronald Braus nel ruolo della Signora. Come quello di Danaud, ​​anche questo testo drammatico, scritto nel secolo scorso, con la propria attualità, ci pone di fronte alla necessità di sottolineare i lati oscuri delle circostanze sociali, alla ricerca di un’esistenza migliore, ma anche i dilemmi morali. I personaggi tragici e moralmente decaduti di Genet, sono un avvertimento di proporzioni mitiche per la società moderna di capitale e di potere. “Questo spettacolo rispetterà l’idea teatrale di Genet che cancella i confini tra gioco e realtà, servo e padrone, vittima e carnefice e altri dualismi immanenti a questo testo, ma allo sesso tempo denuncierà e condannerà l’ipocrisia sociale che è diventata non solo accettabile, ma una forma di comportamento desiderabile”, come sostiene Željka Udovičić Pleština nel programma.

Il Teatro di danza di Lubiana porta in scena lo spettacolo di danza “Tobelia” su motivi del dramma omonimo di Ljubomir Djurovic, Rosana Hribar e Nick Upper. Le tobelie rappresentano un’antica tradizione patriarcale in cui le donne assumono il ruolo maschile quando gli uomini non ci sono più. Questo spettacolo è una storia di tre donne, di due generazioni, che hanno perso il loro figlio, fratello e marito e sono state costrette ad una vita in comune. L’autore, grazie all’esperienza e alla conoscenza dell’ambiente balcanico e delle usanze degli abitanti del Montenegro, porta in scena il fenomeno sociale e culturale del celibato femminile, al fine di preservare il patriarcato ancora dominante in queste zone.

Il Teatro di Nuova Gorizia si presenta con il dramma “I realisti”, sketch su temi dalla vita di tutti i giorni, attraverso il prisma di umorismo in forma di cabaret, dell’autore Jure Karas e la regista Tijana Zinajić. Con le melodie di canzoni famose, viene presentata la situazione delle relazioni nella società e viene espressa una critica sociale, ma in modo positivo, in cui abbiamo bisogno di imparare a ridere di noi stessi.

Il dramma “Molly Sweeney” del Teatro di Sebenico, narra la storia di una ragazza che riacquista la vista; è un dramma intimistico che cancella lo spazio tra gli attori e il pubblico. È un dramma adattato di Brian Friel, ispirato al celebre saggio di Oliver Sacks “Vedere e non vedere” basato su vicende di vita reali. La toccante storia della ragazza Molly, cieca fin dalla nascita, che pero non si sente per niente svantaggiata perché percepisce la vita in pieno, attraverso gli altri sensi. Dopo l’intervento, psicologicamente non riconosce più le cose come prima, e diventa una ragazza paradossalmente “cieca”. Lo spettacolo “Molly Sweeney” è la prima opera della regista e attrice Bruna Bebić, creata in collaborazione con l’Accademia delle Arti di Spalato, l’Associazione artistica Romb con il Tatro di Sebenico, l’organizzazione artistica Mintropa di Zagabria e l’Associazione regionale dei non-vedenti di Spalato.

Infine, citiamo il dramma del Teatro italiano di Fiume in coproduzione con il Teatro Stabile di Trieste, e il loro spettacolo per bambini e per la famiglia “Anche le pulci hanno la tosse”, diretto da Diana Hobel. Questo adattamento, secondo l’opera di Fulvio Tomizza, racconta la storia della pulce ambiziosa che ama il bel canto e ogni sera frequenta l’Opera della città imitando le dive, finche il ragno, il millepiedi e la zanzara non le impartono la dovuta lezione.

In breve, il ricco e vario repertorio di quest’anno, che ci renderà consapevoli dell’importanza della verità e della via verso la nostra luce vitale, gli spettacoli che ci faranno riflettere su chi siamo e dove stiamo andando, potrebbero farci piangere, ma anche ridere.

Maja Gregl
drammaturga e scrittrice

Prefazione sindaco 2018

05/06/2018 // Nekategorizirano

Vili Bassanese

Vili Bassanese

Siamo lieti di ospitare anche quest’anno il Leone d’Oro, il festival internazionale del teatro da camera grazie al quale Umago è diventata un punto rinomato sulla mappa culturale sia della Croazia che della regione. Con la sua importanza e peculiarità, il festival supera numerose barriere all’insegna della multiculturalità e della sinergia tra amore e appartenenza ad un comune patrimonio culturale.

Il festival nacque da un’idea del sig. Antonio Coslovich, il quale inaugurò nel suo albergo il primo teatro a Umago, sognando cent’anni fa che la città potesse diventare un giorno una vera e propria fucina di rappresentazioni teatrali. Oggi, grazie a Damir Zlatar Frey – autore del progetto nonché direttore artistico – il suo sogno è finalmente diventato realtà.

Il concetto stesso del festival si basa sulla sua unicità e qualità – caratteristiche che i cittadini e gli ospiti di Umago apprezzeranno sicuramente. Ringrazio di tutto cuore i suoi fondatori, a cui porgo le mie più sincere congratulazioni, con l’augurio che il nostro Leone d’Oro continui ad arricchire la scena artistico-culturale umaghese per molti anni a venire.

Sindaco:
Vili Bassanese