Sibila Petlevski
18/03/2013 // news
Cara direzione del Festival internazionale del teatro da camera Leone d’oro,
in due anni di collaborazione con il vostro festival in funzione di membro della giuria e quest’anno presidente della giuria per l’assegnazione dei premi, ho avuto l’opportunità di conoscere da vicino gli aspetti organizzativi e di produzione del vostro lavoro e sono rimasta piacevolmente colpita dall’alto livello di professionalità del progetto.
Poiché ho molti anni di esperienza nell’organizzazione di conferenze internazionali, congressi e festival nel campo di letteratura e cultura e quindi sono a conoscenza di tutte le sfide, difficoltà e compiti del cosiddetto management del programma (gestione del programma), avrei piacere di esprimervi gratitudine per la collaborazione di successo, di condividere le riflessioni sul contributo del Vostro programma di festival alla cultura locale, perche credo che i complimenti riguardo alla realizzazione di successo dei segmenti organizzativi, dei programmi artistici e altri, meritano una descrizione più dettagliata e una spiegazione. Questo è necessario perche gli aspetti di produzione di eventi culturali in Croazia non sono sempre realizzati cosi sapientemente e con tale competenza come nel vostro caso.
Il festival è concettualmente innovativo. E’ fondato sull’idea di convivenza di tre popoli, quello croato, sloveno e italiano, i quali vivendo in una zona di confine sono testimoni di una predestinata necessità del superamento dei confini, del desiderio di diffondere senza ostacoli idee e pratiche artistiche con conseguente ampliamento di orizzonti e molteplici benefici per la comunità tra i quali i più importanti:
- il diffondersi di idee di creazione artistica;
- promozione della tolleranza sociale e convivenza;
- arricchimento della scena croata teatrale;
- creazione di una piattaforma per progetti di collaborazione e programmi oltre le frontiere;
- popolarizzazione dell’arte drammatica e teatrale;
- l’informare ed educare il pubblico e con questo l’espansione della base di ricezione e la partecipazione nella creazione di un mercato artistico di alta qualità;
- l’arricchimento dell’offerta turistica nella regione
Chiaramente articolato, il concetto critico del Festival gestito dal direttore artistico Damir Zlatar Frey rimane aperto, il che rappresenta una virtù speciale del concetto di programma. Lui si lascia alle sfide dei nuovi spettacoli includendo tutte le possibilità del teatro da camera, dalle produzioni delle grandi case teatrali agli non istituzionalizzati ensembles teatrali e formazioni teatrali sperimentali.
Dopo più di dieci anni di successo nell’organizzazione del festival il concetto di festival si allarga e diventa sempre più internazionale. Questo sviluppo ha portato alla complessità di compiti manageriali e di produzione trasformando il Festival internazionale del teatro da camera Leone d’oro in un programma complesso con numerose componenti di progetto delle quali ciascuna molto esigente nella sua realizzazione e che insieme formano un’unita organica. Speciali congratulazioni merita per il suo lavoro il produttore Marko Fereni il quale e’ riuscito a unire un non grande ma efficiente e competente gruppo di collaboratori e ha realizzato un esemplare management di programma al quale potrebbero invidiargli molti festival mondiali che dispongono di una rete di infrastruttura molto più ampia, un numero enorme di collaboratori e un sostegno finanziario assicurato.
Per quanto riguarda il supporto finanziario in tempi di crisi, bisogna tenere in mente che il livellamento di progetti nel senso “a ognuno un po’” non da mai i risultati desiderati, e infine il risparmio che si pensa di ottenere equivalendo grandi programmi rilevanti per la comunità e progetti piccoli e non ancora del tutto ideati che devono ancora dimostrare la loro qualità risulta inevitabilmente in uno spreco inutile. Il Festival Leon d’oro è un programma che in più di un decennio dalla propria esistenza ha dimostrato di aver creato un programma locale, urbano, regionale, nazionale e internazionale di successo che contribuisce all’offerta culturale in Croazia e come tale dovrebbe entrare nella lista delle dotazioni prioritarie.
In conclusione vorrei esprimere la mia grande soddisfazione con un altro segmento molto importante dell’organizzazione del festival, e con ciò intendo la realizzazione di un’atmosfera meravigliosa in un centro estivo che si trasforma in un focolare di eventi culturali i quali potrebbero, ovviamente con un’adeguata valorizzazione dei progetti del Leone d’oro, presto classificare la città di Umago sulla mappa tra le più interessanti destinazioni turistiche in Europa.
Un grandissimo grazie per la collaborazione di successo,
Cordiali saluti,
Dott. Sibila Petlevski, professore ordinario.
Accademia delle arti drammatiche di Zagabria
Zagabria, 11 agosto 2011.