Membro della giuria – Rosanna Bubola

15/05/2018 // news

Rosanna Bubola

Rosanna Bubola

Nata a Capodistria il 27/06/1975, risiede a Buie d’Istria dove ha frequentato le scuole primarie e secondarie con lingua d’insegnamento italiana coltivando fin da bambina la passione per il teatro.

Negli anni frequenta il gruppo di danza «Ars Dubiae», pratica a livello agonistico l’atletica e la pallavolo, frequenta corsi di pittura, grafica, pianoforte e non tralascia mai la scrittura, suo grande amore esprimendosi prima nella poesia, poi nella prosa.

Nel 1993 viene scelta dal regista e compositore tedesco Detlef Heusinger per la parte di Pandora in una produzione video inserita nel balletto “Pandora I+II” del teatro di Bochum (Germania)andato in scena in vari teatri d’Europa. È’ proprio il compositore a consigliarle di prendere una laurea classica perché «il teatro è un terno al lotto. Se uno non ci riesce, resta in strada.»

Lei segue il consiglio e nel 1993 si trasferisce a Trieste per frequentare la Facoltà di Lettere e Filosofia e affina la recitazione entrando a far parte del gruppo tatrale «Teatro Incontro» sotto la guida del regista Spiro Dalla Porta Xydias. Negli anni successivi frequenta il «Teatro degli Asinelli» una compagnia amatoriale giovane che le fa comprendere a tutto tondo cosa voglia dire creare uno spettacolo. Per Rosanna allora il teatro diventa artigianato, un lavoro di gruppo che parte dal legno grezzo per diventare una scultura.

A Trieste collabora con il “Gruppo Teatrale per il Dialetto” fondato e diretto da Mimmo Lo Vecchio e Gianfranco Saletta nuovi maestri che le insegnano a «parlare» sul palco (non a recitare), cimentandosi nelle Maldobrie.

Nella stagione 1999/2000 inizia a collaborare con il “Dramma Italiano” in seno al Teatro Popolare Croato di Fiume “Ivan de Zajc” e, dopo un’audizione, entra a far parte della compagnia in pianta stabile.

Nel 2003 si laurea in Lettere Moderne alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Trieste, indirizzo linguistico con tesi in Dialettologia sul lessico – concordanza dei testi tratti da un corpus scelto di liriche ( “Favalando col cucal Filéipo”) del poeta rovignese Ligio Zanini.

Intanto la passione per la letteratura continua e dopo aver vinto vari premi a livello nazionale e internazionale (Premio «Pola Poesia» Novara, «Istria Nobilissima»,…) nel 2004 pubblica «Vivere il carso» un libro-guida sulle bellezze del carso triestino.

La natura, altra grande passione, la attira nelle sue viscere e nel 2010 frequenta un corso di speleologia, da qui scopre come applicare questa disciplina al teatro e inizia a sfruttare le verticalità naturali per i suoi spettacoli in Istria.

Autrice e regista di testi che hanno come tema l’Istria, le sue leggende e la sua storia, ma non solo, porta il pubblico ad appassionarsi al teatro creando spettacoli in luoghi suggestivi in mezzo alla natura.

Dal 2010, assieme alla pedagoga teatrale Ana Pelko, dirige il ZIID Teatar, corso di teatro e aggregazione giovanile che va oltre le barriere linguistiche e aiuta i ragazzi a smantellare i pregiudizi e crescere in un ambiente creativo e costruttivo. Con lo stesso gruppo partecipa sull’isola di Lesina-Hvar al laboratorio „Mali grad Faros“ diretto dall’attore Kristjan Ugrina, cui si affianca come coach dei ragazzi.

Nella sua breve ma intensa carriera lavora con registi quali Nino Mangano, Pierluca Donin, Toni Cafiero, Paolo Magelli, Lary Zappia, Neva Rošić, Damir Zlatar Frey e altri, e a tutti ruba qualcosa, perché il teatro è osservazione e studio.

Sudore e gavetta le valgono il premio come miglior attrice del Dramma Italiano della stagione 2014/2015 e il suo monologo “Le quinte della vita” per la regia di Mario Brandolin, viene decretato miglior spettacolo del Dramma per la stessa stagione; e miglior attrice del Dramma Italiano della stagione 2015/2016.

La vita, come il teatro, va vissuta appieno, è un esperimento continuo, una continua ricerca di sé, delle proprie capacità e dei propri limiti e la curiosità è lo strumento che non deve mancare mai. Infatti, da fine novembre 2016 è direttrice del Dramma Italiano di Fiume fino al 5 marzo 2018 quando decide di cambiare nuovamente vita tuffandosi nell’ignoto.

Per il resto, Rosanna si diverte a uccidere persone immaginarie nei suoi racconti noir…tutto il resto è silenzio.

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